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Oceanografia e geofisica: assegnati a ricercatori dell’OGS due prestigiosi premi internazionali

L’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) ha annunciato l’assegnazione di prestigiosi riconoscimenti internazionali a due ricercatori dell’Istituto: rispettivamente Marco Reale e Laura De Santis.

Ricercatore della Sezione di Oceanografia, Marco Reale ha ricevuto a Marrakech, assieme a Georgios Zittis, il premio Young scientist award assegnato da MedCLIVAR: network scientifico volto a promuovere una migliore comunicazione tra le diverse discipline e a sviluppare una visione multidisciplinare dell’evoluzione del clima mediterraneo attraverso studi che integrano le componenti climatiche atmosferiche, marine e terrestri su scale temporali che vanno dalle paleocostruzioni agli scenari climatici futuri. Il riconoscimento è stato conferito al giovane ricercatore per il suo contributo alla caratterizzazione dei cicloni mediterranei nel clima presente e futuro, per l’analisi della dinamica oceanica, climatica e biogeochimica del Mar Mediterraneo, con un focus sul sistema Adriatico/Ionio/Egeo, e per il contributo alle attività di MedCLIVAR.

Mentre la ricercatrice Laura De Santis, della sezione di Geofisica, ha ricevuto il Geological Society of America (GSA) Honorary Fellow Award 2022 in apertura del GSA meeting 2022, con la motivazione seguente: “La dott.ssa Laura De Santis è stata una leader esemplare nelle geoscienze antartiche per oltre due decenni. All’interno di questa comunità si distingue come ricercatrice e coordinatrice esemplare. I suoi successi nella collaborazione internazionale non hanno eguali. La dott.ssa De Santis ha condotto numerose spedizioni sismiche in Antartide, raccogliendo dati per svelare l’intricata storia glaciale di questo continente critico. Il suo lavoro è fondamentale per la nostra comprensione delle complesse dinamiche della calotta glaciale e delle interazioni del ghiaccio oceanico. Con il nostro riscaldamento climatico e il tasso di disintegrazione del ghiaccio in accelerazione, capire dove e come si sono comportate le calotte glaciali in passato è fondamentale per prevedere il nostro clima e il futuro costiero”.

Fonte: OGS

Ministero dell'Università
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