È tempo di aggiornamento per Marsis: lo strumento italiano a bordo della sonda Marx Express impegnato, per quasi due decenni di attività, nella ricerca di acqua sul Pianeta rosso.
Sviluppato per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) dall’Università Sapienza di Roma in collaborazione con il Jet Propulsion Laboratory della Nasa e gestito dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Marsis è un radar sottosuperficiale in grado di penetrare il suolo marziano fino a circa 5 chilometri di profondità.
Cruciale nel fornire ai ricercatori segnali da cui ricavare una mappa del sottosuolo marziano, questo strumento ha consentito nel 2018 a una team di scienziati guidato da Roberto Orosei dell’INAF di scoprire un lago sotto la calotta polare meridionale del pianeta e, due anni dopo, a un team guidato da Sebastian Emanuel Lauro ed Elena Pettinelli dell’Università di Roma Tre, di identificare, nella stessa regione polare, l’esistenza di un complesso sistema di laghi di acqua salata.
Ora Marsis si prepara ad affrontare un importante aggiornamento software, come ha annunciato il notiziario Media Inaf, che ha recentemente pubblicato un’intervista ad Andrea Cicchetti dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (IAPS) dell’INAF, Deputy Principal Investigator dello strumento. Il pacchetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra l’INAF e Carlo Nenna, responsabile del software di bordo dello strumento, e una volta implementato consentirà al radar di scrutare più in dettaglio sotto la superficie di Marte e della sua luna Phobos.
Marsis è uno degli otto strumenti a bordo di Mars Express, la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA)lanciata nel 2003 per studiare il pianeta Marte.
Fonte: INAF